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Che Bulgari!

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Questa sera mi sono fatto due Bulgari grossi così! O meglio, mi sono bevuto 4 bicchieri di prosecco da Bulgari, gioielleria a via dei Condotti. L’occasione era l’aperitivo organizzato per “beneficenza”, durante il quale loro ti davano un anello d’argento firmato e tu, piccolo cuore di bambi, gli consegnavi 290 euro (di cui 50 vanno a Save the Children) e ti sentivi immediatamente più buono. Oppure più povero, o anche più coglione.
Il vippume presente era sconcertante. Ogni tanto mi giravo attratto dal cicaleccio degli scatti delle macchine fotografiche e non riconoscevo nessuno. Una tipa, con vestito giro fica di raso tutto scollato, commenta mentre si fa fotografare: “pensavo fosse una seratina fra amici”. Ora si spiega perché sei in giro di giovedì pomeriggio mezza nuda!
Il personaggio più noto, almeno per me, era la Pampanini, che stava quasi per soccombere al peso della sua stessa pelliccia. Nonostante si regga in piedi per un misterioso gioco di prestigio sembra una donna sveglia e c’è ancora chi la avvicina dicendole che è sempre la più bella.
Dopo aver visto le manette e la sella da cavallo di Gucci e i fiori di Armani, pensavo di aver esaurito il campionario di oggetti firmati a tutti i costi. Mi sbagliavo. Bulgari batte tutti, con il tubo porta palline da tennis in argento. Lo voglio!
Per fortuna è arrivata W. Ancora un bicchiere e via, mentre un gruppo di giapponesi tentava l’ingresso senza invito. Che classe, che chic, che Bulgari!

Scarpa modulare.

Grazie a una zip si trasforma da sneaker alta a flip-flop. Presentata alla fiera Bread & Butter di Barcellona.
Sono perfette per chi, come me, va al mare in motorino.

Questione di taglia… e non solo.

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Quando penso alle polemiche sulla magrezza delle modelle mi vengono in mente ragazze come Shanina e Tanya. Un conto è Tanya, che la porterei subito al bar per un cappuccino e cornetto, e un conto è Shanina, magrissima ma sana, naturale o quasi, ancora formosa, che la porterei subito… bho, forse sempre al bar. Per riempire i giornali e le passerelle di tutto il mondo servono tante ragazze alte e magre, più di quante ne esistano in natura. E allora sbucano pure ragazze come Tanya (che poi magari è russa e non mangia da Natale). Resta il fatto che Shanina (australiana, 17 anni) è bellissima, anche perché è magra. Se non fosse eccezionale, non farebbe la modella.

Golden Globes/ La notte di Kate Winslet.

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Ne ha vinti due. Miglior attrice (Revolutionary Road) e miglio attrice non protagonista (The Reader). Kate Winslet la scorsa notte è stata la regina di Hollywood.
Abito Yves St Laurent, gioielli Chopard.

Roller cowboy.

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Così anni ’80!

Nessuno è perfetto.

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Karolina Kurkova è una delle 35 superfiche che fanno sbavare mezzo mondo sfilando per Vicoria’s Secret. Per carità, resta sempre una gran gnocca, ma la Kurkova non ha l’ombelico…

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Karl Lagerfeld, ovvero l’opposto di Martin Margiela.

Un paio di post fa ho scritto di Martin Margiela e del suo pensiero su moda e celebrità. Direi che Karl Lagerfeld la pensa un pochino diversamente.

… Margiela non si fa vedere, Lagerfeld porta sempre gli occhiali, ma che hanno tutti da nascondere? Cazzo, il mio blog è anonimo!!

Martin Margiela, cugino IT.

Durante la settimana della moda di Parigi Martin Margiela ha fatto sfilare le modelle col volto coperto da una parrucca o da una calza, per sottolineare l’importanza della moda in sé rispetto alla celebrità come valore.
Non si capisce come le modelle non siano cadute faccia a terra; quel che è certo è che somigliano a cugino IT, il personaggio della famiglia Addams. Ma il vero cugino IT è proprio Margiela, uno che in trent’anni di attività non si è mai fatto fotografare o intervistare e sembra che comunichi solo via fax. Margiela, che viene dalla scuola di Anversa (da dove sono usciti anche Dries Van Noten, Rochas, Rey Kawakubo-Comme des Garçons, A.F. Vandevorst, Stephen Jones e tanti altri) la moda deve amarla parecchio per non aver mai ceduto alla tentazione di apparire. Da molti considerato un genio del mestiere, sembra che questa di Parigi sia la sua ultima collezione (disegnerà ancora per tre anni la collezzione Jill Sander). A vedere queste foto non sembra una gran perdita, invece Margiela negli anni ha inventato forme e stili che sembrano banali e scontati per quanto sono diffusi e copiati.
Detto questo mi auguro che fra tre anni non troveremo le spalline di parrucca all’Oviesse.

Anche no, grazie/3

La pazzarellona coreana JooYoun Paek (artista e interactive designer) si è inventata questo abito che si gonfia camminando diventando una sedia.

Daisy Lowe è una sorcina.

La diciannovenne modella inglese Daisy Lowe sfila per Agent Provocateur. A me sembra Renato Zero agli esordi.